martedì 23 novembre 2010

STORIA DELLA TIRANNIA DELLA SALUTE: IL CODEX ALIMENTARIUS

Ecologia DI BRANDON TURBEVILLE
activistpost.com

Il Codex Alimentarius, il controllo sulla fornitura alimentare e il governo del mondo. Estratto da: Codex Alimentarius – The End of Health Freedom

Contrariamente a quanto viene comunemente creduto, il Codex Alimentarius non è né una legge, né una politica. È in effetti un ente funzionante, una Commissione, creato dall’Organizzazione per l’Alimentazione e per l’Agricoltura e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità sotto la direzione delle Nazioni Unite. La confusione in merito a questo è dovuta in gran parte alle affermazioni fatte da molti critici che si riferiscono all’ “attuazione” del Codex Alimentarius come se fosse una legislazione che aspetta di entrare in vigore. Un’espressione più accurata sarebbe l’ “attuazione delle linee guida del Codex Alimentarius”, che descriverebbe più adeguatamente la situazione.


LE BAMBINE RAGGIUNGONO LA PUBERTÀ A NOVE ANNI A CAUSA DELLE SOSTANZE CHIMICHE PRESENTI NEL CIBO (LATTE E MATERIE PLASTICHE)

DI DAVID GUTIERREZ
Natural News

Oggi l’età media dello sviluppo nelle ragazze è di nove anni. Tale fenomeno è attribuito sempre di più all’aumento dell’obesità e all’esposizione ad agenti inquinanti presenti nel cibo, che inibiscono l’azione degli ormoni.

Lo studio è stato condotto nel 2006 dai ricercatori del rinomato Departement of Growth and Reproduction dell’ospedale universitario di Copenhagen, Danimarca. I ricercatori hanno scoperto che, su un campione di mille ragazzine, l’età media dello sviluppo del seno era di nove anni e dieci mesi, un anno esatto prima rispetto a quanto attestato da una studio simile condotto nel 1991.

lunedì 15 novembre 2010

Eleonora Brigliadori “Ho sconfitto il cancro senza curarmi”

eleonora_brigliadoriE: Dieci anni fa mi dissero che sarei morta entro sei mesi. Avendo già perso mia madre e mia nonna di tumore, e avendole viste spegnersi tra atroci sofferenze dovute alla chemioterapia, mi convinsi che il percorso ospedaliero era solo un modo per morire nel peggiore dei modi. Quindi non ho fatto alcuna cura e neppure esami invasivi. In una situazione d’emergenza, come era quella che stavo vivendo, ritenevo assurdo dovermi far bucare, tagliare, aprire. Non ho fatto neppure la chemioterapia. Non solo perchè cosi si vanno a creare nuovi problemi fisici, ma vengono anche innescati meccanismi di paura. Dopo tre anni il carcinoma che avevo al fegato è scomparso, è andato via quando il virus dell’epatite l’ha metabolizzato…

sabato 6 novembre 2010

Cancro : Eccesso di carne, eccesso di rischio. Uno studio del 2007 conferma

L’associazione del consumo di carni rosse al tumore al seno e al tumore colorettale è stata più volte dimostrata, ma i rischi non si fermano a questi distretti e interessano anche altri siti e altre neoplasie meno prevalenti. O per lo meno sugli altri e su quelli rari c’è meno chiarezza e meno solidità nei dati epidemiologici disponibili. Gli studi e le revisioni di studi riguardano soprattutto gli Stati Uniti dove il consumo di carne, e carne rossa è particolarmente elevato, di certo superiore ai consumi tipici delle aree mediterranee, asiatiche o nord europee ma un occhio agli ultimi dati vale la pena darla in quanto si confermano le correlazioni positive, più o meno marcate, tra consumo e sviluppo di neoplasie, anche se in alcuni casi la tendenza si inverte.

Domande per misurare
I risultati più recenti sono stati elaborati su una coorte di uomini e donne, tra 50 e 71 anni in pensione, nell’ambito dell’indagine National Institutes of Health—AARP Diet and Health Study.

giovedì 4 novembre 2010

Perché gli hamburger di McDonald’s non si decompongono mai

 















E' sempre interessante notare come i media principali “scoprono” notizie che credono essere nuove anche se la comunità salutista ne ha parlato per anni. Per esempio, recentemente il New York Times ha pubblicato un articolo intitolato Quando le medicine causano problemi che dovrebbero prevenire.
Abbiamo parlato per anni di questo argomento, di come la chemioterapia causi il cancro, i medicinali per l’osteoporosi provochino fratture alle ossa e di come gli antidepressivi portino a comportamenti suicidi.
L’ultima “novità” scoperta dai media principali è che gli hamburger e le patatine del Happy Meal della McDonald’s non vanno a male, anche se li si lascia per sei mesi. Questa storia è stata ripresa dalla CNN, dal Washington Post e altri media commerciali che sembrano essere rimasti folgorati dal fatto che il cibo spazzatura delle catene dei fast food non marcisce.
La cosa divertente è che l’industria salutista si era già interessata a questo argomento anni fa.
Ricordate il video Bionic Burger di Len Foley?

Sclerosi Multipla: Il fattore nutrizione determinante nella guarigione

Come abbiamo già detto, esistono due diversi fattori che intervengono nello sviluppo della sclerosi multipla: il fattore genetico ed il fattore ambientale.

I dati a favore della presenza di una predisposizione genetica a sviluppare la sclerosi multipla si evincono dalle ricerche effettuate sui gemelli.
I dati attuali riguardanti l’Europa ed il Nord America (aree ad alto rischio di sclerosi multipla) indicano che circa il 20-30% di gemelli monozigoti ammalano congiuntamente di sclerosi multipla, mentre questo avviene solo nel 2% dei gemelli eterozigoti.
Inoltre il dato che la sclerosi multipla colpisce più le donne rispetto agli uomini (circa 2:1) ancora di più rinforza l’ipotesi che la patologia colpisca solo individui geneticamente predisposti.
Tuttavia, sembra che non esista un gene dominante che determini la suscettibilità genetica e che, invece, siano coinvolti numerosi geni, ognuno con una propria piccola influenza sulla genesi della patologia.

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