Il marketing dei sostituti del latte materno
Adriano Cattaneo, Epidemiologo, Burlo Garofolo, Trieste
Introduzione
To monger: commerciare, vendere, trafficare. Disease mongering: inventare malattie per farne commercio. Uno sport talmente alla moda che la prestigiosa rivista elettronica PLoS Medicine vi ha dedicato un numero speciale ed ospita sul suo sito un’interessantissima collezione di articoli [1]. Uno sport non nuovo. Ray Moynihan e Alan Cassels ci hanno scritto un libro [2]. Nell’introduzione riportano alcune frasi da un’intervista che Henry Gadsen, all’epoca direttore della compagnia farmaceutica Merck, concesse trent’anni fa alla rivista Fortune: “Il nostro sogno è quello di produrre farmaci per le persone sane. Questo ci permetterebbe di vendere a chiunque. É un peccato che io non sia stato in grado di rendere la Merck simile a Wrigley (produttore di chewing gum, ndr).” Ma Henri Nestlé aveva anticipato Gadsen di oltre un secolo. Nel 1867 aveva salvato la vita ad un neonato prematuro, la cui madre era gravemente ammalata e non in grado di allattare il figlio, con “un latte svizzero intero ed un’aggiunta di cereali cotti al forno con un procedimento speciale di mia invenzione”, un prodotto che egli stesso denominò farina lattea. L’anno seguente Henri Nestlé dovette aprire un ufficio a